Carissimi Amici,
sono qui a presentarvi due alimenti da considerarsi come cibi della salute.
Parleremo quindi delle Mandorle e dell’Aglio.
I primi accenni su questo portentoso alimento si ritrovano nel Codex Erbens, papiro egiziano datato 1550 a.C. nel quale si ritrovano rimedi contro mal di testa, punture di insetti e fastidi in genere. Pensare che già nel 1858 Pasteur rese note le plurime proprietà di questo prodotto tra cui un importante attività disinfettante . In commercio se ne trovano di tutti i tipi, bianco, rosso dal sapore pungente e rosa più delicato.
Il costituente principale è la molecola Allicina che a contatto con l’ossigeno diventa solfuro di allile responsabile dell’odore e sapore caratteristico. Questa molecola è responsabile delle proprietà antisettiche e antiparassitarie dell’intestino e pensate anti-ipertensive ed in parte antiossidante.
Per quello che riguarda l’origine delle mandorle, una leggenda vuole che tra la corteccia e i fiori del suo albero si nasconda l’anima della principessa Filide, che morì di dolore per la mancanza del suo Acamante, da lei creduto morto nella guerra di Troia. Fu allora la compassione di una dea a trasformare la ragazza nella pianta che oggi vediamo, e le lacrime di Acamante vennero trasformate in fiori. Ma la notorietà del mandorlo è dovuta soprattutto al suo prezioso seme: la mandorla, basti pensare che durante il Medioevo l’olio di mandorle era più frequente dell’olio d’oliva in cucina.
Le mandorle sono una ricca fonte di fibre, proteine, grassi buoni e protettivi per il cuore, ma contengono anche alte concentrazioni di antiossidanti, vitamine e minerali, che rendono questi alimenti davvero unici. Generalmente consiglio sempre il consumo di mandorle come spuntino. Sono cosi preziose perché contengono sia i grassi monoinsaturi che tendono a ridurre il colesterolo LDL, sia la vitamina E ad alto potere potere antiossidante.
Inoltre, 100g di mandorle apportano 860 mg di di potassio, che aiuta a prevenire l’ipertensione, 4,6 mg di ferro, 508 mg di fosforo e 48 μg di folati totali. Alcuni studi (Women Health Study e Nurses’ Study), testimoniano che la sostituzione di una porzione di zuccheri complessi con frutta secca ha portato ad una riduzione del rischio di malattie cardiache del 30 per cento.
Ricordate di scegliere sempre prodotti di qualità, stagionali e nutrienti e Buon Appetito!
Dott.ssa Emma Balsimelli