Cause e rimedi della defogliazione delle piante in appartamento

Cause e rimedi della defogliazione delle piante in appartamento

Le foglie guardano il sole, si rivolgono sicuramente a lui; esse non hanno pensieri che le fuorviino (Mario Tobino);
forse è per questo, perché la loro vista è nascosta al sole che in questi giorni con lo spostamento delle piante all’interno di case, mini serre o scale condominiali noto una accentuata defogliazione ma mi chiedo perché avviene questo processo e cosa fare per evitarlo o ridurlo.

In questo articolo, rivolto a chi deve perdere tempo a ripulire tutti i giorni il pavimento di casa dalle foglie delle piante e che invece preferirebbe investire quel tempo con amici o a riposarsi, inizialmente parleremo dell’importanza delle foglie e del perché le piante portate in appartamento si defogliano e successivamente entreremo nello specifico indicando come e quali prodotti utilizzare per azzerare la problematica.

 

LA FOGLIA, LA FOTOSINTESI, LA LUCE

 

 

La foglia va considerata come una appendice laterale del fusto con una funzione importantissimala trasformazione del carbonio in sostanze nutritive per la piantatramite la fotosintesi clorofilliana.

La fotosintesi rappresenta il processo con il quale la pianta riceve dall’ambiente esterno energia luminosa (luce del sole), la cattura e, convertendola in energia chimica, la utilizza per la trasformazione dei composti inorganici, poveri di energia (acqua prelevata dalle radici e anidride carbonica prelevata dall’aria), in composti organici ad alto livello di energia libera (glucidi), indispensabili per la vita della pianta. Tramite questo processo la pianta preleva dall’aria la CO2 (anidride carbonica) e utilizza il carbonio necessario, liberando nell’ambiente acqua e ossigeno. Questo processo biochimico è alimentato dall’assorbimento da parte delle piante della radiazione elettromagnetica compresa tra i 400 e i 700 nanometri (zona PAR).

Lo sviluppo corretto della pianta si ottiene quando avvengono in modo equilibrato i due processi che compongono la fotosintesi clorofilliana ovvero la respirazione (sintesi della clorofilla) e la fotosintesi.

 

La respirazione si verifica continuamente, non è influenzata dalla luce e comporta la decomposizione dei carboidrati tramite l’assorbimento dell’ossigeno e la liberazione nell’ambiente di anidride carbonica; da questo processo si forma la clorofilla, una sorta di “pannello solare” della pianta, che raccoglie energia utile al suo sviluppo. La fotosintesi invece, avviene esclusivamente in presenza di luce e comporta il processo inverso alla respirazione, ovvero l’assorbimento di anidride carbonica e il rilascio di ossigeno. Lo sviluppo armonico si verifica solo quando l’azione della fotosintesi prevale su quella della respirazione. La fotosintesi è stimolata dalla radiazione blu alla lunghezza d’onda di 425 ÷ 450 nm e dalla rossa tra i 575 ÷ 675 nm. Per la sintesi della clorofilla o respirazione risultano più importanti i toni blu con massimale a 450 nm e con un picco minore nel rosso a 650 nm. L’attivazione del processo di fotosintesi richiede una quantità minima di energia luminosa, che varia in funzione della varietà colturale: alcune piante crescono esclusivamente se sono esposte a grandi quantità di luce, piante eliofile mentre altre si sviluppano esclusivamente in presenza di un ridotto irraggiamento piante ombrofile. Nelle piante eliofile, l’azione fotosintetica cresce con l’aumentare dell’irraggiamento luminoso, ma poiché l’assimilazione da parte dei vegetali è soggetta a saturazione, essa raggiunge il massimo a valori prossimi ai 10.000 lux.

Per le piante poste in appartamento la quantità e qualità della luce diminuisce, questo fa scattare un processo chiamato defogliazione autunnale, preludio al riposo invernale che deriva essenzialmente dal fenomeno del “fotoperiodismo” ossia dal progressivo allungamento del periodo notturno dopo il solstizio d’estate. Ogni specie ha delle caratteristiche diverse in relazione alla lunghezza del periodo notturno (lunghezza critica).
La defogliazione delle piante in appartamento è quindi un processo dovuto allo spostamento della pianta da un ambiente luminoso ad uno ombreggiato; Inoltre la diminuzione di intensità luminosa riduce anche l’attività dei microrganismi presenti nel terriccio o nel terreno che degradano e rendono assimilabili i concimi che abbiamo dato in inverno, quindi la pianta oltre ad avere meno luce avrà anche poco nutrimento a disposizione.

 

QUALI SONO LE POSSIBILI SOLUZIONI?

 

Per evitare riduzione della clorofilla, defogliazione e riduzione dell’attività microbica del terreno-terriccio applica prodotti idonei a incrementare l’attività fotosintetica della pianta e la vitalità del terreno; ecco i 3 migliori :

  1. Effettua trattamento fogliare ogni 15 giorni con Mc Cream alla dose di 20 Ml x 10 Lt di acqua. Questo prodotto salvaguarda lo sviluppo delle foglie incrementando lo sviluppo dei foto assimilati. Scopri come funziona MC Cream
  2. Applicazione al terreno da effettuarsi ogni 20 giorni con Viva alla dose di 30 Ml per 10 lt. Applica Viva dove hai effettuato concimazione chimica per migliorare l’efficienza della rizosfera e l’equilibrio vegeto produttivo del terreno. Scopri come funziona Viva
  3. Applicazione al terreno da effettuarsi ogni 20 giorni con Amylis Endo alla dose di 30 Ml per 10 lt. Applica Amylis Endo  dove hai effettuato concimazione Organica (Lupini, Cornunghia, Pollina Stallatico) per migliorare la vitalità dei batteri della rizosfera. Scopri come funziona Amylis Endo

I prodotti possono essere applicati separatamente o in combinazione ad esempio Mc Cream alle foglie + Viva al Terreno oppure Mc Cream alle foglie + Amylis Endo al Terreno.

Ora che hai visto perchè le tue piante in casa hanno iniziato a perdere foglie e quali tecniche usare per prevenirlo e limitarlo clicca nei link seguenti, ordina il prodotto più idoneo alle tue esigenze e comincia a usarlo!